E’ lo sguardo bambino con cui due personaggi teneri e stra-lunati si incontrano in uno spazio immaginario, dove una luna sfuggente e scherzosa si lascia afferrare come un palloncino per farsi amica e compagna di giochi.
E tra un cuscino e una coperta, attorno a un magico baule, i nostri due personaggi, si aspettano e si scoprono quasi in punta di piedi. Due solitudini che si cercano e si trovano, per volare lontano e, insieme nel gioco, inventarsi piccoli universi, poetici e divertenti dove fondersi, dividersi, confondersi, allungarsi, sdoppiarsi, trasformarsi, e diventare altro da sé e sé insieme all’altro.
Piccoli universi abitati da mani, piedi, ombrelli, cappelli, forme e colori di semplici oggetti rubati al quotidiano e re-inventati da insolite e divertite narrazioni.
E’ il luogo dell’amico immaginario con cui creare e disfare mondi possibili dove gioco e poesia si fanno immagine e il disegno diventa realtà.
“La vera bellezza risiede nell’animo”
La Bestia nell’immaginario comune è un Mostro.
Ma un Mostro è colui che appare sotto brutte sembianze ma si dimostra gentile e cortese nell’animo? O Mostro é colui che pur gradevole d’aspetto si dimostra bestiale e cattivo?
Bella, fanciulla solare, allegra, intelligente saprà guardare oltre l’apparenza della Bestia rompendo l’incantesimo che imprigiona un giovane principe sotto rudi sembianze.
Una fiaba che rovescia i canoni di bellezza portando il pubblico ad identificarsi con il Diverso, provando per lui affetto e simpatia, sino a desiderarne la Felicità.
Vorrei una bambina bianca come la neve, rossa come il rubino e con i capelli neri, neri come la notte. Vorrei una bambina che sia degna figlia dal re e di sua madre la regina. Sarà dolce , sarà bella come una stella. Sarà forte e coraggiosa e non temerà alcuna selva tenebrosa. La sua voce risuonerà come canto di usignolo, in ogni luogo, in ogni dove, rendendo assai felici gli animi puri come è puro il suo candore.
Uno, due, tre e poi sette gli amici che incontrerà nel bosco nel quale si nasconderà. Strega maligna nulla potrai contro l’amore vero che tu non avrai.
Chi non ricorda la celebre Alice, la bambina nata dalla penna di Lewis Carroll, che nel 1865, nel suo famoso romanzo, racconta le sue mirabolanti avventure nel “paese delle meraviglie ”. Un paese incantato , che ben si presta ad essere evocato nella suggestiva scenografia naturale che offre la nostra location. Sarà la stessa Alice, infatti, ad accogliere e condurre gli spettatori lungo i viali, ed a condividere con loro gli incontri con i personaggi più significativi della sua storia: il Bianconiglio, lo Stregatto, il Cappellaio Matto e la terribile Regina di Cuori tra oggetti che ridono e parlano.