Signore e signori, ecco l’incredibile storia di un doppio viaggio: dalla terra alla luna e dalla luna alla terra….
Dalla luna alla terra!? Proprio così!
Siamo nel 1865 e un gruppo di scienziati tenta l’impossibile: il viaggio sulla luna. Quello che non sanno è che i nostro satellite è già abitato. Anzi, quasi sovrappopolato: mostri stralunati, eroi dell’antichità, cavalli alati, baroni immaginari, vivono da secoli – anzi da millenni – indisturbati, se non da poeti e altri visionari. E allora, mentre gli umani tentano l’impossibile usando la ragione, i lunatici tentano il possibile usando la fantasia.
Motori a scoppio contro cavalli alati, razzi ultrasonici contro grilli col singhiozzo, ragione contro follia. Chi vincerà?
50 anni fa l’uomo atterrava (o meglio allunava) sulla luna. Ma poeti e sognatori già c’erano arrivati secoli prima (se non millenni), con la fantasia e senza astronavi, con lo spirito se non col corpo. (Gianni Rodari addirittura ci arrivò in bicicletta!). Fra gli altri Jules Verne che a metà dell’800 aveva immaginato un incredibile viaggio a cavallo tra scienza e fantascienza, anticipando la realtà con la fantasia. Sulla luna in bicicletta è un omaggio a tutti quei visionari che hanno sognato l’impossibile e agli scienziati che lo hanno realizzato. Attori, pupazzi, musica, fantasia, divertimento, risate, avventura, questi gli ingredienti di una storia incredibile ma vera, o quasi.